di Giuliano Polenzani*
Il Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020 potenzia l’arsenale di strumenti per sostenere le imprese umbre del comparto agricolo ed agro-industriale che intendono investire per diventare più competitive sui mercati globali.
L’Umbria ha aderito con entusiasmo alla proposta partita dalla Commissione Europea di utilizzare sempre più gli strumenti finanziari come forme di sostegno che integrano i tradizionali contributi a fondo perduto e che, in alcuni casi li affiancano moltiplicando le potenziali ricadute positive delle risorse che il Programma di Sviluppo Rurale mette a disposizione delle imprese.
In concreto si tratta di tre diversi strumenti finanziari che, insieme, ammontano a 19.000.000 di euro, così articolati: una Piattaforma Multiregionale per investimenti PSR promosso dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) tramite il Fondo Europei per gli Investimenti (FEI) al quale l’Umbria aderisce mettendo a disposizione 5.000.000 di euro; un fondo di garanzia regionale con una dotazione di 4.000.000 di euro, che, di fatto, prosegue l’operatività del fondo Agricoltura gestito da GEPAFIN nella precedente programmazione; e per finire un fondo crediti regionale, del tutto nuovo, che mette a disposizione delle aziende 10.000.000 di euro per mutui a tasso zero.
Piattaforma multiregionale per garanzia investimenti PSR
Si tratta del primo esperimento in assoluto nel quale sono coinvolte le Amministrazioni regionali, gli Enti nazionali e le istituzioni finanziarie europee. Nel dettaglio, l’accordo prevede la costruzione di un portafoglio multiregionale di garanzie, per proteggere prestiti destinati a finanziare gli investimenti connessi ai Programmi di Sviluppo Rurale per le due misure principali, 4.1.2 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” e 4.2.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”.
Lo scopo è utilizzare meglio il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per sostenere, attraverso strumenti di garanzia, le scelte delle piccole e medie imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti agricoli.
L’impegno finanziario dell’Umbria previsto è di 5 milioni di euro, dei quali 3 milioni sono destinati alla Misura 4.1 e 2 milioni alla 4.2. Alle risorse regionali si affiancano altrettante risorse da parte del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un plafond dedicato alle imprese Umbre di oltre 20 milioni di euro che, in base alle stime, potranno mobilitare circa 80 milioni di euro di prestiti garantiti per sostenere investimenti in agricoltura e agroindustria che verranno erogati dal sistema bancario nei prossimi anni, sino al 2023.
Il fondo è partito coinvolgendo, oltre all’Umbria altre 7 Regioni aderenti all’iniziativa: Piemonte, Toscana, Campania, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria.
La Piattaforma multiregionale di garanzia sarà gestita da istituti finanziari o creditizi (compresi i gruppi bancari) debitamente autorizzati a svolgere attività di prestito che diventeranno gli intermediari finanziari nell’ambito della piattaforma selezionati dal FEI attraverso una procedura di evidenza pubblica.
Un aspetto interessante della piattaforma di garanzia FEI è che è rivolta a tutte le aziende interessate ad effettuare investimenti, anche ad aziende che non hanno fatto domanda per i bandi PSR regionali. La possibilità di accedere alle garanzie è, quindi, più ampia di quella prevista dal PSR e finanzia, oltre alle operazioni di investimento, anche il capitale circolante, sino a 200 mila euro.
Fondo regionale di garanzia (FRG)
Il Fondo Regionale di Garanzia è uno strumento che era già presente nei precedenti periodi di programmazione e che ha avuto un notevole successo con il completo utilizzo delle risorse messe a disposizione.
Il fondo rilascia garanzie dirette “a prima richiesta”, esplicita, incondizionata e irrevocabile e copre, nei limiti dell’importo massimo garantito, l’ammontare dell’esposizione che finanzia in tutto o in parte l’intervento previsto dalla pertinente sottomisura del PSR.
La dotazione finanziaria destinata al Fondo di Garanzia Regionale è pari ad 4 Meuro da imputare alla sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” per euro 2.000.000, alla sottomisura 4.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli” per euro 1.000.000 e alla sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”.
La Garanzia può essere concessa fino alla misura massima dell’70% dell’ammontare delle operazioni finanziarie, elevabile all’80% per operazioni che finanziano giovani agricoltori come definiti dal PSR.
L’importo massimo garantito per ciascun soggetto beneficiario finale, non può superare:
– euro 500.000 per le operazioni a valere sulla Sottomisura 4.1
– euro 2.000.000 per le operazioni a valere sulla Sottomisura 4.2
– euro 100.000 per le operazioni a valere sulla Sottomisura 6.4
Le operazioni finanziarie garantite hanno una durata compresa tra 36 e 120 mesi.
Possono beneficiare delle garanzie i beneficiari delle pertinenti sottomisure che risultano ammessi in graduatoria, anche se non finanziati. Le operazioni finanziarie supportate dal fondo non possono eccedere il limite di spesa riconosciuto ammissibile.
L’FRG, essendo un fondo di garanzia con caratteristiche di rotazione e logica di portafoglio, si caratterizza per un moltiplicatore pari a 5 e si prevede generi, a fronte della dotazione iniziale pari a 4 milioni di euro, prestiti ai destinatari finali pari almeno a 20 milioni di euro.
La Regione avvierà a breve la procedura di evidenza pubblica per la selezione del Gestore del FRG che stipulerà apposite convenzioni con primari gruppi bancari ai quali le aziende potranno rivolgersi al fine di ottenere il credito bancario sul quale attivare la garanzia.
Il convenzionamento resta aperto per tutto il periodo di erogazione del FGR ed ha validità, per gli Istituti convenzionati, fino al termine del 31 dicembre 2023, utile per la attivazione delle garanzie concesse.
Fondo Credito Regionale (FCR)
Il Fondo Credito Regionale è una novità per la programmazione PSR, pur essendo stato utilizzato, in passato, da altri strumenti di programmazione regionale.
L’FCR sostiene la concessione diretta di prestiti a favore di imprese agricole ed agro-alimentari, alfine di superare le difficoltà nell’accesso al credito. Il credito a tasso zero concesso dal fondo copre l’importo massimo del 50% del costo dell’intervento ammissibile a beneficiare degli aiuti della pertinente sottomisura del PSR a condizione che la restante quota del 50% sia coperta da un finanziamento bancario, la cui concessione sarà prerequisito per la stipula del contratto di finanziamento agevolato dal Fondo Credito Regionale.
La dotazione finanziaria indicativa destinata al Fondo credito regionale è pari ad 10 Meuro da imputare alla sottomisura 4.1 “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” per euro 6.000.000, alla sottomisura 4.2 “Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli” per euro 4.000.000.
Fatto salvo il limite di cui al precedente paragrafo, l’importo massimo del finanziamento agevolato per ciascun soggetto beneficiario finale, non può superare:
– euro 200.000 per le operazioni a valere sulla Sottomisura 4.1
– euro 500.000 per le operazioni a valere sulla Sottomisura 4.2
I prestiti concessi dal FCR hanno una durata compresa tra 36 e 120 mesi.
Possono beneficiare delle operazioni di finanziamento le imprese che, avendo presentato domanda a valere sulle Misure 4.1 e 4.2 del PSR, risultano ammessi in graduatoria ma non finanziati. Le operazioni finanziarie supportate dal fondo non possono eccedere il limite di spesa riconosciuto ammissibile fatti salvi i tetti di spesa di cui al paragrafo precedente.
Lo strumento finanziario, essendo un fondo crediti con caratteristiche di rotazione e logica di portafoglio, si caratterizza per un effetto leva finanziaria pari a 2, pertanto il FCR si prevede generi, a fronte della dotazione iniziale pari a 10 milioni di euro, prestiti ai destinatari finali pari almeno a 20 milioni di euro.
La Regione avvierà a breve la procedura di evidenza pubblica per la selezione del Gestore del FCR che stipulerà apposite convenzioni con primari gruppi bancari ai quali le aziende potranno rivolgersi al fine di ottenere il credito bancario al quale affiancare il credito concesso dal Fondo.
Il convenzionamento resta aperto per tutto il periodo di erogazione del FCR ed ha validità, per gli Istituti convenzionati, fino al termine del 31 dicembre 2023, utile per la attivazione delle garanzie concesse.
* Dirigente Servizio regionale Innovazione, promozione, irrigazione, zootecnia e fitosanitario