L’agricoltura italiana è sempre più bio. Dal 2010 ad oggi sono oltre 800mila gli ettari che in Italia sono stati convertiti al biologico, con una crescita percentuale negli ultimi sette anni del 71%. Il biologico in Italia viene coltivato ad oggi sul 15,4% della superficie nazionale. Sono i dati diffusi dal Ministero delle Politiche agricole all’inaugurazione del Sana, il salone del biologico e del naturale di Bologna, arrivato alla sua trentesima edizione.
Con 1,9 milioni di ettari (+6,3% rispetto all’anno precedente) ed oltre 75.000 imprese (+5,2% rispetto all’anno precedente) l’Italia conferma di essere uno dei principali paesi in Europa per questo tipo di coltivazione. Anche i dati sui consumi del biologico nel Bel Paese segnalano importanti indici di crescita: +9,6% rispetto all’anno precedente, con un incremento generalizzato per tutte le referenze biologiche vendute nella grande distribuzione e nei negozi specializzati.
Crescono le superfici coltivate, aumentano i consumi, si differenzia l’offerta: da mercato di nicchia a mercato di massa, è questa la rivoluzione degli ultimi 30 anni per il mondo del biologico e del naturale. Con 1,9 milioni di ettari di terreni a coltura bio, più di 1.400 punti vendita specializzati e la GDO in crescita, il mercato risponde a una domanda che si fa di anno in anno più consapevole ed esigente, in cui prodotti biologici e naturali rappresentano una scelta preferenziale per quasi un italiano su due.
Il boom delle superfici coltivate con il metodo biologico è strettamente legato alle scelte dei consumatori. Secondo i dati Ismea, infatti, anche nel primo semestre 2018 le vendite hanno registrato un aumento del 6,5%, dopo aver chiuso il 2017 con un più 10%.