Via libera all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. La Commissione Ue l’ha approvata a condizione che attuino “gli ampi rimedi” proposti per eliminare i dubbi dell’Ue sulle sovrapposizioni su semenze, pesticidi e agricoltura digitale. “La nostra decisione assicura che ci sarà concorrenza efficace e innovazione” in questi tre settori coperti dai rimedi con misure che valgono oltre 6 miliardi di euro, e che “soddisfano in pieno le nostre preoccupazioni”, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.
“In particolare, abbiamo assicurato che il numero di player globali attivi nel mercato resti lo stesso, cosa importante perché ci serve una concorrenza che assicuri agli agricoltori scelta su differenti varietà di semenze, pesticidi, a prezzi convenienti. E ci serve concorrenza per spingere le aziende ad innovare nell’agricoltura digitale e a sviluppare nuovi prodotti che incontrino gli alti standard regolatori dell’Ue”, ha detto la Vestager.
Per ottenere l’ok definitivo di Bruxelles, il gruppo tedesco dovrà cedere attività per 6 miliardi in particolare nel settore delle sementi.
Monsanto è il più grande fornitore al mondo di sementi, che genera la maggior parte delle sue vendite negli Stati Uniti e in America Latina. La Monsanto vende anche il glifosato, che è il pesticida più usato in tutto il mondo per controllare le erbe infestanti.
Bayer è il secondo più grande fornitore di pesticidi in tutto il mondo, con una maggiore attenzione in Europa. È anche un importante fornitore di semi attivi a livello globale per una serie di colture. “La transazione crea il più grande player integrato globale di semi e pesticidi”, scrive Bruxelles.
Con la decisione europea, la fusione tra le due società ha ottenuto il via libera da 30 autorità nazionali, la metà di quelle necessarie.