Beni appartenenti al demanio e al patrimonio agroforestale dati in concessione per 20 anni. Trascorsi i quali il bene dovrà essere riconsegnato nello stato in cui è stato concesso salvo il deterioramento derivante dall’uso. In caso di lavori migliorativi autorizzati la durata potrà essere prorogata.
Il Banco della Terra in Umbria diventa realtà. Con la pubblicazione del bando, sarà il 27 febbraio sul Bur, saranno assegnati i primi sei lotti da parte dell’Agenzia forestale regionale.
LOTTI
Il lotto 1 consta di un terreno di 868.900 metri quadri ad Allerona con pascolo, bosco, uliveto e seminativo con canone base di 5.672 euro annui.
Il lotto 2 sempre ad Allerona di 390.810 metri quadri a 2.690 euro annui come canone base.
Il lotto 3 sempre ad Allerona con pascoli, bosco, uliveto e vigneto di 615.430 metri quadri con canone base di 4.245 euro.
Il lotto 4 è ad Orvieto in località Acquasanta e consta di pascolo, seminativo, bosco e uliveto per 742.040 metri quadri a un canone di 4.455 euro.
Il lotto 5 sempre ad Orvieto di 376.980 metri quadri a un canone di 4.670 euro seminativo con un uliveto.
Il lotto 6 è invece a San Venanzo in località Sorbara, S.Lucia e Casa Finetta di ben 8 milioni di metri quadri tra boschi, pascoli, seminativi concessi a un canone annuo base di 43mila euro.
CHI PUO’ PARTECIPARE
Sono ammessi a partecipare gli imprenditori agricoli, in forma singola o associata;
i piccoli coltivatori diretti;
le cooperative agricole sociali.
Sono anche ammessi alle procedure di assegnazione dei beni compresi negli elenchi del Banco della Terra i soggetti che si impegnano ad acquisire le qualifiche di cui al comma 1 entro sei mesi dall’avvenuta assegnazione di tali beni. La consegna del bene avverrà solo dopo l’acquisizione delle suddette qualifiche.
SVILUPPO OCCUPAZIONE TERRITORIO
Con questo bando la Regione Umbria intende promuovere lo sviluppo, l’imprenditorialità e la crescita occupazionale nel settore agricolo regionale, favorendo, in
particolare:
a) l’accesso dei giovani all’agricoltura, anche al fine di agevolare il ricambio generazionale;
b) l’agricoltura sociale come definite dalla normativa vigente;
c) l’utilizzo produttivo di terreni agricoli ed a vocazione agricola e la loro funzione sociale;
d) la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali attenta alla dimensione
economica, ambientale e sociale;
e) il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, l’impiego e l’applicazione di modelli di agricoltura
sostenibile, quali l’agricoltura biologica e quella conservativa;
f) il contrasto al degrado ambientale e la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e del
paesaggio rurale.