Agriumbria, inaugurato lo stand del PSR Umbria

L’edizione del ritorno alla normalità dopo due anni di Covid e con una crisi bellica  internazionale che apre nuovi scenari e ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, quanto il settore primario sia una risorsa da sostenere, tutelare e su cui investire. 

Si è aperta così la 53esima edizione di Agriumbria – presso i padiglioni e negli spazi di Umbriafiere a Bastia Umbra – che segna il ritorno a pieno regime dell’evento fieristico legato al mondo agricolo più importante del Centro Italia e il secondo a livello nazionale dopo quello di Verona, come ha sottolineato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere

In questo clima diviso a metà tra la voglia di guardare al futuro e la necessità di tutelare l’agricoltura dalle tensioni internazionali, Agriumbria conferma tutto il suo grande potenziale: circa 70mila metri quadri di area expo, 430 espositori, 2.500 marchi e grandi numeri anche in termini di visitatori, come lascia intravedere il grande afflusso di persone che si è registrato già nella giornata inaugurale sin dalle primissime ore di apertura. Anche quest’anno la Regione Umbria ha un suo stand (Pad 7 – stand 52) dove si parlerà di Programma di Sviluppo Rurale in tutte le sue declinazioni, eccellenze agroalimentari e dove si svolgeranno una serie di seminari organizzati insieme al Parco Agroalimentare 3A.

Tornando alla manifestazione, l’inaugurazione si è tenuta all’interno del Centro congressi di Umbriafiere e ha visto la partecipazione di tutto il mondo agricolo regionale, associazioni di settore, produttori e Istituzioni locali e nazionali. “Questo per noi è un anno particolare. Presto firmeremo un protocollo con i rappresentanti degli allevatori per far diventare la nostra manifestazione il polo delle carni italiane – ha spiegato Lazzaro Bogliari -. È il frutto di tanti anni di lavoro e di rapporti di fiducia: siamo un punto di riferimento a livello nazionale e non solo”. Bogliari ha poi rilanciato la necessità di ampliare gli spazi espositivi a disposizione di Agriumbria, progetto di cui si parla da tempo e che ha trovato condivisione anche tra le altre Istituzioni presenti. 

L’agricoltura è un settore strategico ha ribadito l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni: “Gli accadimenti di questi ultimi tempi rappresentano una straordinaria occasione per sviluppare consapevolezza sul valore e sulla rilevanza strategica che il settore primario e l’industria agroalimentare rivestono per la nostra sicurezza e stabilità – ha detto Morroni -. Queste giornate di Agriumbria sono così una preziosa occasione per celebrare questo mondo e aprire uno sguardo su quelle che devono essere prospettive di rilancio e di sviluppo”. “Agriumbria segna un momento di ripresa dopo gli anni difficili del Covid, anche se ora purtroppo è arrivato il conflitto bellico che ha imposto nuove scelte da parte del Governo – così il sottosegretario al MIPAAF, Francesco Battistoni -. Ora più che mai è chiara la centralità del sistema agroalimentare e di tutti i suoi protagonisti, a cominciare dagli agricoltori”. 

“Gli accadimenti di questi ultimi tempi rappresentano una straordinaria occasione per sviluppare consapevolezza sul valore e sulla rilevanza strategica che il settore primario e l’industria agroalimentare rivestono per la nostra sicurezza e stabilità” – Roberto Morroni

Durante i tre giorni di fiera in programma oltre 60 appuntamenti tecnici per addetti ai lavori oltre alla mostra mercato negli spazi espositivi. A questi si aggiungono i tanti momenti divulgativi, gli show cooking e le degustazioni, rivolti al pubblico dei consumatori. Un vasto palinsesto che costituisce il dibattito presente e futuro dell’agricoltura italiana ed europea.