Le ultime settimane del 2017 sono state caratterizzate da due fatti estremamente significativi per il futuro della Politica agricola comune (Pac). Il primo è l’approvazione della parte “agricola” del cosiddetto Regolamento omnibus; il secondo la recente pubblicazione della Comunicazione della Commissione europea dal titolo “the future of food and farming” (Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura) che, come da tradizione, anticipa i principali indirizzi che guideranno la formulazione della proposta legislativa sulla futura Pac.
La parte agricola dell’omnibus, che sarà operativa a partire dal primo gennaio 2018, contiene diverse importanti novità che si sono materializzate nel corso della procedura negoziale e che risultano coerenti con molte delle aspettative manifestate dalla nostra organizzazione. Le originarie proposte della Commissione prevedevano solo piccoli aggiustamenti e la volontà di deregolare la figura dell’agricoltore attivo.
Quest’ultima ipotesi è stata sventata, salvando il principio, faticosamente affermato con la riforma del 2013, che le risorse della Pac sono destinate solo ai veri agricoltori e per quanto concerne gli altri contenuti, il lavoro svolto ha dato luogo a modifiche che sono andate ben al di là delle proposte.
Il risultato, come si vedrà, è che oggi alcuni impegni del greening risultano semplificati, le misure di gestione dei rischi vengono rese più attrattive, agendo sul loro costo-opportunità e le prerogative contrattuali della parte agricola nella filiera dal campo alla tavola vengono rafforzate, nell’obiettivo di riequilibrare il potere di mercato dei diversi attori che in essa operano. (…)